Le costa ionica siracusana è stata da sempre luogo di passaggio del tonno rosso sulla via del ritorno dopo la stagione degli amori. Qui, sin dal periodo greco, generazioni di tonnaroti hanno affrontato i banchi di tonno in sfide epiche che, dal periodo arabo in poi, hanno assunto i connotati della mattanza cruenta condotta dai rais. Mentre in mare, tonni e uomini duellavano anche due volte al giorno nel mese di luglio, a riva gli amministratori delle tonnare attendevano con ansia l’esito delle battaglie per dare il via alla trasformazione del pescato.
Questo e tanto altro vi racconteremo in questo tour sulla Tonnara di Vendicari, le cui rovine sono intimamente connesse alla storia della famiglia Modica di San Giovanni Munafò, che la gestì durante la prima metà del ‘900. Partendo dalle strutture della camperia, i cui resti emanano ancora l’energia di quegli intensi giorni di lavoro estivi, approfondiremo i temi legati alla pesca del tonno in Sicilia e nel Mediterraneo dal periodo greco ai giorni nostri, comprendendo anche il ruolo delle potenti famiglie locali nella gestione delle tonnare in Sicilia sud-orientale a partire dal ‘600.
Successivamente, ci sposteremo nella dimora di campagna dei Modica di San Giovanni, i cui ultimi eredi hanno dato nuova vita alle strutture storiche trasferendosi negli appartamenti dei loro antenati, realizzando un museo dedicato alla tonnara di famiglia e coltivando nuovamente quelle terre che diedero lavoro e speranza a tanti contadini del luogo. Attraverso le storie dei proprietari rivivremo i giorni in cui questo casale era popolato da contadini, pescatori, mercanti e signori, ognuno gravitante attorno alla figure carismatiche di Antonino e dei suoi successori.
Infine, come nella migliore delle tradizioni siciliane di famiglia, i proprietari del casale ci accoglieranno nella sala da pranzo privata, condividendo le prelibatezze della loro azienda agricola in un pranzo tra amici, dove passato e presente si intrecceranno tra librerie e cassetti ricolmi di documenti storici e le parole e i gesti di chi ancora anima questi luoghi.
Numero minimo di partecipanti richiesto: 4 persone