Gli antichi suoni, i balli e i sapori autentici del mondo agro-pastorale siciliano saranno il tema che ci guiderà sui Monti Peloritani presso il delizioso borgo di Castelmola, a pochi passi dalla mondana Taormina.
I canti e i balletti dei pastori siciliani affondano le radici nell’intima connessione di queste genti con la natura selvatica dei monti, che in età greca trovarono una raffinata evasione poetica negli idilli bucolici di Teocrito di Siracusa. Motteggi, gare verbali con botte e risposta, prontezza e facilità di battuta erano e sono ancora oggi gli elementi cardini di una tradizione agricola e pastorale che vi faremo rivivere cantando, ballando e mangiando con i protagonisti di questo tour: gli artigiani e i pastori dei Peloritani.
La cornice idillica di questa esperienza sarà Castelmola, dove le melodie estatiche della zampogna (ciaramedda), le squillanti note del flauto di canna (friscalettu) e il ritmo coinvolgente del tamburo a cornice (tammureddu) accompagnano le danze sin dalla notte dei tempi, risuonando nelle occasioni rituali delle feste agrarie, pastorali e sacre.
Dopo aver posato lo sguardo sul suggestivo panorama della riviera jonica, che si estende dallo Stretto di Messina all’Etna, passeggeremo tra i tranquilli vicoletti del borgo, giungendo fino alla bottega di un artigiano costruttore di zampogne, che ci mostrerà la sua sapiente maestria. Tra legni, otri e attrezzi vari, conosceremo la magia che trasforma semplici materiali naturali in uno strumento complesso e delicato, i cui suoni irregolari sono alla base della musica agro-pastorale siciliana.
Lasciandoci Castelmola alle spalle, ci inerpicheremo poi verso il Monte Venere, per raggiungere una tipica casa di campagna. La natura selvatica di questo luogo ci riporterà proprio a quei tempi in cui tutto nacque, grazie anche alla presenza di un altro artigiano costruttore di “friscaletti” (flauti di canna) e di tamburi a cornice, che ci farà conoscere i segreti della sua arte. In questa cornice bucolica, il suono di questi strumenti arcaici accompagnerà una danza tradizionale, u Ballettu supra a ciaramedda dei Peloritani, ai cui passi ci introdurrà un’esperta danzaterapeuta, ricercatrice del ballo tradizionale sulla zampogna. Tra un ballo e l’altro, allieteremo anche il nostro palato con ricotta, pecorini, salumi di casa e altre specialità del luogo, che ci faranno apprezzare ancora di più la genuinità e l’autenticità di questa remota parte di Sicilia.