Melior de cinere surgo
Così recita l’iscrizione che corre sulla Porta Ferdinandea, attualmente Porta Garibaldi, eretta nel 1768 per commemorare le nozze del re Ferdinando IV con Maria Carolina d’Austria. L’iscrizione fa riferimento alle molteplici distruzioni subite dalla città di Catania, a causa di colate laviche e terremoti che, nel tempo, hanno modificato profondamente la forma della città e del territorio, provocando distruzioni massicce e ricostruzioni intensive, senza cancellare del tutto le vestigia della città antica che, anzi, continuano ad emergere dal sottosuolo.
Un tour introduttivo di Catania vi guiderà tra le bellezze di questa città, che conserva ancora imponenti tracce del periodo classico, resti della Catania greca e romana e palazzi barocchi.
Inizieremo da Piazza Duomo, accedendo da Porta Uzeda e ammirando gli eleganti prospetti tardobarocchi in cui si alternano i colori bianco e nero del calcare di Comiso e della pietra lavica, con l’intonaco grigio ricavato dalla lava. Dopo una sosta allo storico e vibrante mercato del Pesce conosciuto come ‘a Piscaria, proseguiremo lungo via Etnea, su cui spicca la facciata concava tardobarocca della Basilica della Collegiata. Visiteremo le imponenti strutture del teatro greco-romano e dell’odeon per poi raggiungere Piazza Stesicoro, da cui sarà possibile ammirare le suggestive rovine dell’anfiteatro.