Immersi in un paesaggio di incredibile fascino, con i Nebrodi a mo’ di cornice e l’Etna sullo sfondo, Sperlinga e Troina offrono una prospettiva unica sul ricco passato dell’isola. Questi due paesini dell’entroterra ennese, oltre a distinguersi in alcuni momenti decisivi del Medioevo siciliano, diventarono cruciali – loro malgrado - anche durante la Seconda Guerra Mondiale, quando subirono l’avanzata degli alleati nell’Operazione Husky.
La prima tappa del nostro tour toccherà Sperlinga, sede di un iconico castello scavato in roccia che ha ispirato viaggiatori, scrittori e fotografi di tutte le epoche. Visiteremo i vari ambienti di questa fortezza che, oltre ad offrirci delle vedute di impareggiabile bellezza, ci rivelerà la tenacia dei suoi difensori, i soli a restare fedeli agli Angioini quando oramai tutto era perduto nella Guerra dei Vespri Siciliani. Dopo esserci inerpicati per le scale del castello, conosceremo poi la vita che si svolgeva negli aggrottamenti ai piedi di esso e nelle campagne dell’entroterra siciliano, dove ancora oggi si parla il caratteristico dialetto gallo-italico, unico nell’isola.
Proseguiremo successivamente verso Troina che, situata a oltre 1.100 metri di altitudine, è conosciuta come il "Balcone di Sicilia" per le sue ampie vedute sulla Sicilia centro-orientale. Prima capitale normanna dell’isola, Troina vanta una ricca eredità storica e culturale. Durante la nostra visita, esploreremo la Cattedrale di Maria Santissima Assunta, un’imponente struttura che combina elementi architettonici normanni e barocchi. Per le vie del centro storico, ripercorreremo poi i momenti documentati dal leggendario fotoreporter Robert Capa nel suo toccante reportage fotografico pubblicato sulla rivista Life. Attraverso i ritratti di inermi civili vittime del secondo conflitto mondiale, Capa mostrò al mondo ciò che egli stesso definì “il vero volto della guerra.”
Il tour si concluderà con una visita al Museo della Fotografia Robert Capa, dove ammireremo una selezione straordinaria di foto, per lo più inedite, intitolata Frammenti di Lavoro in Sicilia, proveniente dall’archivio fotografico dell’International Center of Photography di New York.
