Il versante nord-orientale dell’Etna mantiene un fascino selvaggio che ispira sensazioni ancestrali. La natura incontaminata, tra foreste di betulle etnee, grotte forgiate dallo scorrere impetuoso di fiumi lavici e paesaggi mozzafiato, farà da cornice a un viaggio che ripercorrerà gli ultimi episodi di un’evoluzione geologica lunga mezzo milione di anni.
Il percorso (circa 400 metri di dislivello) ha inizio dal Rifugio Citelli, ultima destinazione raggiungibile in automobile. Percorrendo il sentiero di “Serracozzo”, immerso in un bosco di betulle e pini, si raggiungerà l’omonima grotta, testimonianza indelebile di una delle eruzioni storiche più spettacolari del nostro vulcano: l’eruzione del 1971.
Una volta raggiunta la cresta a circa 2000 metri, verrete sedotti dall’ammaliante spettacolo della Valle del Bove: una depressione sub-circolare risultato dell’interazione di processi vulcano-tettonici ed erosivi.
Sulla strada di ritorno, tra creste e valli che si susseguono l’un l’altra, osserveremo gli effetti di altre eruzioni storiche (1928 e 1865). Qui, tra crateri laterali, fratture eruttive e distese laviche, saggeremo con mano la potenza distruttiva, quanto suggestiva, del vulcano Etna.
Livello difficoltà: Difficoltà medio-alta, ma può risultare facile per camminatori abituali – a condizione che i partecipanti non presentino significativi problemi di salute. Consigliato a bambini di età superiore ai dieci anni e sotto stretta supervisione di un adulto.
Quando: Escursione effettuabile da Aprile a inizio Novembre.
Altitudine: L’altezza massima raggiunta è di m 2000.
Abbigliamento ed accessori: L’uso di scarpe adatte è essenziale. Abbigliamento comodo, cappello, crema solare e acqua.