Favignana, la farfalla delle Egadi per via delle sue ali allungate sul mare, è una delle isolette che compongono l’arcipelago davanti la costa trapanese.
Conosciuta fin dai tempi antichi, deve il suo nome al vento che incessantemente soffia sulle sue coste, il Favonio, e che ha influenzato la flora dell’isola e lo sviluppo di giardini ipogeici unici e meravigliosi. Ma Favignana è conosciuta soprattutto per essere un’isola dalla forte vocazione imprenditoriale, quella della pesca del tonno e quella dell’estrazione di tufo dalle numerose cave, che ne hanno marchiato in modo inconfondibile il territorio. Il tonno rosso nuota lungo l’autostrada del mare che parte da Lilibeo arriva a San Vito e procede fino a Capo Peloro per poi superare lo stretto e finire a Capo Passero. È però nelle Egadi e lungo le coste del Trapanese che i tonni trovano l’ambiente a loro più congeniale, l’avevano capito gli Arabi che per primi diedero vita alle attività di pesca e al commercio del tonno. Una pratica che si è intessuta nell’identità stessa di Favignana fino ad arrivare all’800 quando tutto l’arcipelago diventa proprietà della famiglia Florio e la Tonnara diventerà una moderna azienda. Una cattedrale sul mare quella che si può visitare nell’isola, dotata di ambienti molto diversificati tra loro che oggi ospitano sale espositive e documenti che raccontano la storia della pesca del tonno. La vera sorpresa è però la riapertura progressiva dell’immenso apparato della Camparìa cuore pulsante delle attività produttive, per anni in stato di totale abbandono. Il tour offre quindi l’occasione di visitare spazi ancora in restauro e ammirare da scorci inattesi squarci di mare e di costa, gli stessi ammirati dai tonnaroti che lavoravano alla tonnara.
Ma Favignana non è solo pesca del tonno, l’attività delle cave di tufo ha connotato la morfologia dell’isola e influenzato l’andamento della società fino al’900. In occasione del tour verranno visitate anche le cave di tufo e, in particolare, quelle in cui la natura ha trovato il suo spazio riparato dal vento che soffia incessantemente. Storie di personaggi straordinari, come l’artista spontaneo Rosario Santamaria, che hanno impastato la loro vita con la polvere di tufo, riuscendo a trarne qualcosa di più di un semplice mattone.
Un racconto avvincente quello di Favignana che spazia dalla storia antica alla lotta di classe contemporanea, un’isola dalla forte vocazione imprenditoriale inserita in un contesto naturalistico indimenticabile.