Monte Pellegrino non è soltanto il profilo di Palermo più emblematico, immortalato e dipinto innumerevoli volte, non è solo "il più bel promontorio del mondo" di cui Goethe esaltò la naturale bellezza, è anche la montagna sacra della città, custode di storie sacre e miti che attraversano a ritroso i secoli fino ad arrivare ai primi insediamenti umani!
Dal culto della Dea fenicia Tanit alla presenza di eremiti basiliani del medioevo, da Santa Rosalia, che nel 1624 salvò Palermo dalla peste e diventò patrona della città, al sincretismo della comunità Tamil palermitana, una delle più grandi d'Europa. Salire Monte Pellegrino significa immergersi nella natura mediterranea scoprendo panorami mozzafiato sulla città e sulla conca d'oro e insieme ripercorrendo la storia dei suoi culti e delle sue religioni.
Approfitteremo dell'antica strada sacra per ripetere l'"acchianata" devozionale che i Palermitani fanno tutti i Settembre e ogni volta che hanno bisogno di essere ascoltati o graziati dalla Santuzza. Dalle pendici del monte, nel caotico imbocco del Parco della Favorita, arriveremo al silenzio misterioso del santuario di Santa Rosalia, una semplice e spoglia grotta, considerata, però, luogo di culto tanto importante quanto le sontuose chiese arabo-normanne o barocche della città.
