L’11 gennaio del 1693, un devastante terremoto colpì la “città ingegnosa” di Noto, provocando centinaia di morti e distruggendo gran parte dei suoi edifici civili e religiosi.
L’antico sito di Monte Alveria, frequentato a partire dal XVIII secolo a.C., venne così abbandonato dai Netini, i quali decisero di ricostruire la città su una collina più vicina alla costa, secondo i moderni stilemi architettonici del Tardo Barocco.
Dalla Neas sicula alla Neaiton greca, dalla Netum romana alla Noto medievale e moderna, ripercorreremo la lunga storia della città, visitando le rovine del sito che l’ospitò per oltre tre millenni e camminando tra le scenografiche facciate barocche della nuova Noto.