Perchè visitare Erice?
La risposta la trovate in questo articolo scritto dalla nostra Roberta. Da guida, Roberta si trova spesso a percorrere le stradine di Erice e non finisce mai di emozionarsi per l'autenticità e la bellezza che questo borgo medievale è capace di trasmettere, con le sue tradizioni e le sue viste mozzafiato.
Non vi resta che fermarvi un attimo, leggere, e poi partire per curiosare tra i vicoli di questa città e andare in cerca delle vostre emozioni. Buona lettura!
I cortili di Erice...
Passeggiando per le stradine di Erice è impossibile non rimanere affascinati dalla genuinità delle case che ti circondano. I cortili di questo centro abitato, realizzati alla maniera araba, ti invitano a sbirciare tra il verde smeraldo e i colori variegati dei fiori di cui le donne ericine di tutte le età si prendono cura come se fossero parte della loro famiglia.
...e le sue botteghe
L’impressione è quella di trovarsi in un mondo parallelo, un piccolo borgo medievale dove tutto è rimasto immutato: gli odori, i rumori, i sapori, perfino le botteghe hanno preservato antiche usanze di mestieri ormai scomparsi ed espongono oggetti curiosi il cui funzionamento è ignoto ai più.
Ma basta entrare e chiedere direttamente ai proprietari che, nella veste di detentori di antichi saperi, sono entusiasti di raccontare come da strumenti apparentemente complessi è possibile realizzare pezzi di artigianato unici al mondo.
I tappeti ericini ne rappresentano uno dei massimi esempi. Il principio base della loro realizzazione è il riuso di piccoli scarti di stoffa. Non vi nascondo che sono rimasta particolarmente colpita quando, davanti a una bottega in una minuscola venula ho intravisto un telaio rispondente alle stesse tipologie che gli antichi greci usavano nelle loro città in Sicilia. E quale stupore quando Francesca, una straordinaria artista che continua la tradizione nella piccola bottega di famiglia che reca il nome della madre Pina Parisi, mi ha mostrato come il telaio tra le sue mani diventi quasi uno strumento musicale la cui armonia genera trame variopinte.
Sapori di Erice
Arrivata l’ora di pranzo, il borgo si riempie di odori che sanno di casa e di cucina dei nostri nonni, o perlomeno queste sono le mie impressioni, e una sosta alla “Pentolaccia” è d’obbligo, lì potrete gustare un piatto di couscous alla Trapanese: una specialità locale che mescola insieme tradizioni nord-africane contaminate da un ingrediente tutto siciliano: il pesce.
Lasciate un po' di spazio per il dolce perchè non potete non fermarvi ad assaggiare i dolci della tradizione ericina.
Tesori di Erice
Non vi è ancora venuta voglia di visitare questo luogo magico? La scoperta del borgo continua: il duomo che amo definire “di panna”, il cui impianto lineare cela al suo interno una meravigliosa decorazione di stucchi avvolti su sé stessi, con un’esposizione di paramenti sacri e oggetti realizzati con pietre dure, le cui tecniche hanno raggiunto nel Trapanese vette altissime.
E se la nebbia avvolge la cima del monte? Si può sempre visitare il Museo Cordici (qui trovi gli orari e il costo), dal nome del celebre erudito che nel XVII secolo si dedicò al collezionismo e a un’attenta ricostruzione della storia della sua città attraverso lo studio comparato di fonti storiche ed evidenze archeologiche. Sarà come percorrere nel tempo le vicende del borgo in un solo luogo: dalle sue origini quale fondazione di un popolo, gli Elimi, il cui mito pone le origini nell’antica città di Troia, alla meravigliosa arte del celebre artista rinascimentale Antonello Gagini, di cui al museo è custodita una bellissima “Annunciazione” realizzata in un marmo bianchissimo e lucente.
La passeggiata ci porterà fino alla punta estrema di questo abitato, dove si erge maestoso il Balio, un castello di età medievale costruito sulle vestigia di un antico tempio in onore della Venere ericina, retaggio di antichi culti legati alla Madre Terra e a leggende lontane.
E qui si conclude la visita, con un tramonto mozzafiato che si consuma davanti ai nostri occhi: un sole cocente che si immerge nelle splendide acque delle Isole Egadi.