Palermo: i consigli delle nostre guide!

Palermo: i consigli delle nostre guide!

Scritto da: Rachele 18 Agosto 2020

Palermo è una grande e complicata città e coglierne la vera essenza può essere difficile. Per questo, abbiamo chiesto a Rachele qualche consiglio di visita e qualche esperienza per viverla come un vero Palermitano!

Rachele, qual è il posto imperdibile per te?

Quando vivi in una città come Palermo, dove ogni angolo custodisce un monumento, un racconto, una sorpresa, è davvero difficile rispondere alla domanda su quale sia un posto imperdibile. Palermo è fatta di emozioni molto forti e contrastanti, Palermo parla lingue diverse ma rivolte a tutti coloro che vogliono ascoltare, e proprio per questo ogni posto è a suo modo imperdibile.

martoranaChiesa della Martorana

Se chiudo gli occhi e rispondo “a sentimento” forse direi la Chiesa della Martorana, un vero manifesto di politica e trasformazione sia storica che architettonica. Sono solita descriverla ai miei turisti come una macchina del tempo attraverso la quale viaggiare nella storia e nell’arte. Dai mosaici con Giorgio di Antiochia, un vero social media manager ante litteram, e Ruggero II, ai magnifici affreschi fino all’abside centrale con il suo tripudio di marmi barocchi. Una chiesa che racconta storie di ogni tipo, anche molto golose! Proprio le suore di quel convento inventarono e perfezionarono la ricetta della famosa “martorana” meglio nota come pasta di mandorle o marzapane.

marzapaneFrutta Martorana

E il tuo luogo preferito?

Più che un luogo un quartiere, quello della Kalsa. Fin da bambina ha fatto parte del mio immaginario attraverso i racconti di mio nonno nato proprio in via Alloro, l’asse viario principale, e mia nonna, che da ragazza andava a dare ripetizioni nella stretta via Merlo (che oggi un buffone ha ribattezzato MerloT).

Passeggiare attraverso i vicoletti del quartiere riempie lo sguardo e lo spirito, basta pensare ai meravigliosi monumenti, da Palazzo Abatellis all’Oratorio di San Lorenzo, ai negozietti di design locale, all’invisibile ma tangibile presenza del mare poco lontano, oltre le mura antiche della città. Non a caso gli arabi, che vi stabiliscono la propria cittadella tra X e XI secolo, la chiameranno “Eletta” e costruiranno le sedi più importanti della loro amministrazione tra quelle mura, un caso più che unico in tutta la storia delle fondazioni mediterranee.

sanlorenzoOratorio di San Lorenzo

Ma la Kalsa non è solo storia e arte, è anche l’ombra del ficus in piazza Marina, un gigantesco monumento verde che fra poco spegnerà 160 candeline, è il gelato di Ilardo lungo il foro italico, o le panelle calde e saporite di Chiluzzo.

Scegliere la Kalsa vuol dire scegliere l’essenza di Palermo, nei suoi contrasti ma nella sua struggente bellezza, quando nei tramonti d’estate Monte Pellegrino si tinge di rosa e dalle Mura delle Cattive, inebriati dal profumo del glicine, si può assistere a questo meraviglioso spettacolo.

Cosa è meglio fare la mattina e cosa nel pomeriggio?

Una visita a Palermo non può prescindere da una full immersion in uno dei mercati storici. La mattina è certamente il momento ideale per vivere l’atmosfera del mercato, i suoi colori e i suoi rumori. Una possibile variante potrebbe essere anche a cavallo del pranzo mentre si divora un’arancina e si assiste alle dinamiche tra venditori e clienti in cui il mercanteggiare è ancora più importante del comprare!

 img 2122Mercati di Palermo

 palermo market 6 cropMercati di Palermo

 

Nel pomeriggio, per rilassarsi dopo una mattinata di visite e monumenti, una buona idea è quella di scegliere di visitare uno dei tanti bei musei che la città offre. Dall’ appena rinnovato Museo Archeologico, famoso per esporre le metope provenienti da Selinunte, all’affascinante Palazzo Abatellis, per inorridire davanti l’affresco de “Il trionfo della Morte” e ammirare la bellissima “Annunciata” Antonello da Messina.

palermo tour abatellis 4 aIl trionfo della morte (Palazzo Abatellis)

Cosa è meglio visitare in estate per evitare il caldo?

Palermo in estate è inclemente verso tutti! Mentre i palermitani sono, loro malgrado, abituati a convivere con le temperature nordafricane che ci regala la città, per un turista la convivenza con il caldo torrido non è sempre felice!

Proprio per questo una buona strategia di visita può essere la chiave vincente per visitare la città. Uscire presto la mattina e visitare il sud, ovvero la parte “alta” (ve l'avevo detto che Palermo è la città degli opposti?) Palazzo Reale e una passeggiata lungo il Cassaro ancora in ombra. Nel pomeriggio, dopo una sacrosanta pennica, rivolgersi a nord ovvero verso il mare. Piazza Marina o l’Orto botanico, all’ombra delle piante secolari, per concludere con un passeggiata  appena fuori le mura della città, lungo il foro italico.

ficusFicus di Piazza Marina

Cosa visitare in caso di pioggia?

Come detto in precedenza, Palermo è ricca di musei molto interessanti. Ma se preferite qualcosa di diverso non perdetevi i “complessi monumentali”. Dal più classico Palazzo Reale al misterioso Palazzo Chiaramonte Steri, oppure una relativa new entry nell’offerta culturale cittadina con la magnifica Chiesa di Santa Caterina, l’annesso monastero e l’ormai famosa dolceria dove avrete la possibilità di degustare il meglio della pasticceria palermitana.

 santacaterina resizeSanta Caterina

 santacaterina resize dolceDolci della pasticceria di Santa Caterina

Dove degustare un pranzo veloce...

Se c’è una verità assoluta è che a Palermo di fame non si muore! La scelta gastronomica è così ampia che perfino il più esigente dei palati troverà “pane per i suoi denti”.

Dal famoso street food, da provare rigorosamente per strada, a una delle piccole osterie aperte in centro storico a un gelato scaccia fame e scaccia caldo.

Ecco per me i posti migliori:

  • Chiluzzo alla Kalsa per uno street food autentico e ancora poco noto. Tra le varie pietanze da provare la superba “rascatura” fatta con gli avanzi delle panelle e delle crocche mescolati a menta e erba cipollina. 
  • Bisso Bistrot, ex libreria oggi delizioso locale di cucina tradizionale e non, con una divertentissimo sistema di tavoli sociali. Ti siedi insieme a sconosciuti, mangi bene e ti diverti. Il difetto? Piace proprio a tutti e non si può prenotare, quindi armatevi di pazienza e mettetevi in fila, non rimarrete delusi. La chicca? Il locale è proprio uno dei quattro canti, “l'ombelico” del centro storico.
  • Ilardo, sede unica dal 1886, propone gelati e granite per tutti i gusti. Assaggerete un gelato artigianale magnifico proprio a pochi metri dal mare.

 palermo market 9Pane ca meusa!

 panelle cropPanelle!

 

... e una cena in relax?

In viaggio, regalarsi una cena in un posto carino è la ciliegina sulla torta per una vacanza perfetta. In questo caso vi consiglio di andare da “A Cuncuma” un ristorante aperto da poco ma presto diventato uno dei migliori della città. Si trova alla fine del mercato del Capo, vicino la misteriosa Piazza Beati Paoli, in quella che una volta era una cuncuma, ovvero un avvallamento, una conca, in città. Ci troviamo infatti, il quello che una volta era il letto del fiume Papireto.

Dalla cucina tradizionale rivisitata a piatti più gourmet.. Uno su tutti: la zuppa di aragosta. Ne chiederete ancora. Fidatevi!

Dove mangiare le specialità?

Vi ho già parlato dei mercati e di alcuni templi dello street food, Dainotti al mercato del Capo e Chiluzzo in piazza Kalza. Ma la vera chicca per il viaggiatore goloso è certamente “I Cuochini” nella mondana Via Ruggiero Settimo, la strada dello shopping cittadino. Appena fuori dall’ingresso di un palazzo, solo a pranzo, viene esposto un cartello con una scritta: “I Cuochini”. Fatevi coraggio ed entrate, l’unico a soffrire sarà il vostro girovita. Dentro un posto degno di un lillipuziano si trova un laboratorio gastronomico che ha fatto del piccolo il suo cavallo di battaglia. Pezzi di rosticceria in miniatura che vi delizieranno: dalle crocchette di latte ai panzerotti fritti farciti di meraviglie, fino ad arrivare allo sformato di capellini, un piatto di pasta in un boccone!

E se foste ancora affamati, non meravigliatevi di voi stessi, siete in una della capitali mondiali del cibo, premiatevi con i dolci tradizionali della Pasticceria Costa, dai cannoli, ai cestini ripieni di crema e frutta fino alla golosissima torta Savoia per gli amanti del cioccolato.

Cosa fare per sentirsi uno del posto?

La prima risposta che mi sovviene è parcheggiare in doppia fila. Presto scoprirete che il codice della strada è variamente interpretato dal cittadino in base alle sue esigenze. Come sono solita dire ai miei turisti: il parcheggio per noi è un atto creativo!

Ma tornando seri, vi direi senza dubbio di andare a farvi un bagno a Mondello. Trovatevi un angolino su uno scoglio o sulla spiaggia, armatevi di una bella birra gelata e di uno sfrigolante pane e panelle. Ecco, questa è forse l’essenza del palermitano!

mondelloMondello

Un luogo da visitare con i bambini?

Da mamma il mio sguardo sulla città è cambiato per abbracciare anche un nuovo punto di vista: quello dei bambini che spesso ho visto trascinati in giro più che guidati alla scoperta di un posto nuovo. Il mio consiglio è quello di prediligere una visita dall’esterno nella maggior parte dei casi e dedicare agli interni meno tempo.

Un luogo che certamente li lascerà a bocca aperta è la Chiesa dello Spasimo, una chiesa senza tetto! Credetemi, non dimenticheranno questo luogo facilmente. Una bella occasione di didattica può essere offerta anche al Museo Archeologico in cui vengono spesso organizzati laboratori didattici e visite guidate su misura per bambini. E per finire, una corsa a perdifiato lungo il prato del Foro Italico e una sosta al bellissimo Parco della Salute proprio lungo la costa dove, dondolando su un’altalena, lo sguardo vola sul mare di fronte.

museo archeologico salinas palermo 3Museo Archeologico Salinas

Una gita fuori porta?

E se Palermo non vi fosse bastata?! Andate verso Est e visitate il Parco della Fiumara, il parco di arte contemporanea più grande d’Europa. Vedrete meravigliose installazioni che spuntano in mezzo a piloni dell’autostrada, labirinti e piramidi sulla cima delle colline e per finire, una finestra spalancata sul mare. Non tornate indietro, fermatevi a dormire nell’Hotel Atelier sul mare in cui ogni stanza è stata realizzata da un’artista diverso.

fiumaraFiumara d'arte