Da poco più di vent’anni a questa parte, la Sicilia è sinonimo di vini di qualità, possenti, robusti e corposi. Il suo vitigno di bandiera è nettamente il Nero d’ Avola, sia per la sua diffusione in tutta l’isola sia per la sua robustezza al palato. Ma dove finisce il regno del Nero d’Avola inizia quello Etneo del Nerello Mascalese, altrettanto noto per la sua eleganza e longevità. Tuttavia, la lunga storia di questo angolo di mondo come crocevia del Mediterraneo si esplica anche in altre varietà di uve. Un vitigno a bacca rossa poco conosciuto ma assolutamente degno di nota per il suo ampio spettro di profumi e la sua generosità al palato è il “Perricone”, detto anche “Pignatello”. Storicamente molto presente nelle provincie di Trapani e Palermo, dove era più diffuso per i rossi e per il “Marsala Ruby”, andò poi quasi del tutto scomparendo a causa della Fillossera di fine ‘800. È stato grazie alla forte tendenza di tanti giovani vinificatori di talento nel recuperare vitigni autoctoni persi nel tempo, che di recente questo nobile vitigno sia stato riscoperto. Alla fine del primo decennio degli anni 2000, se ne annoveravano solamente 1 o 2 etichette in purezza, tuttavia la sua rivalutazione ha fatto sì che oggi sia presente nei territori di Messina, Siracusa, Agrigento, e che in tutto il territorio Siciliano si contino quasi 15 produttori che ne danno una loro interpretazione in purezza.
Note di degustazione
- Aspetto: rosso rubino carico con riflessi talvolta violacei.
- Naso: da un setoso sfondo di frutta rossa matura e bacche, emerge un ampio ventaglio speziato con contorni ben definiti. Mostra sentori di cannella, liquirizia, cannella, e pepe nero e ginepro in proporzioni variabili a seconda dell’annata e della zona di provenienza. Al palato: risalta subito la vinosità di questo vitigno, equilibrato e bilanciato se interpretato bene in vinificazione, con valori medi ma tutti apprezzabilmente armonici. Alcol medio, tannini medi più soffici e vellutati, acidità media, corpo pieno, struttura media.
- Abbinamenti: Si abbina bene a formaggi stagionati, carni rosse, ossobuco, tagli di tonno rosso con buon tenore di grasso gligliati.
- Confronti: Altri vini con caratteristiche simili sono il Negramaro, o alcuni Sirah dallo stile più affilato.
Dove poter degustare il Perricone
Sicuramente potete trovarlo in tutte le enoteche di Sicilia e anche nei ristoranti dotati di una buona cantina.
Se volete scoprirlo direttamente in cantina, allora recatevi alla scoperta della valle dello Jato, nella Sicilia Occidentale, terra che custodisce altre delizie gastronomiche.